Sono un architetto e sono donna, quindi in qualche modo dovrei essere abituata a sgomitare nel mondo del lavoro per far valere le mie competenze.
Certo non è sempre facile spiegare una nuova tecnica, una metodologia differente che comunque viene già utilizzata in altri Paesi da più di venti anni. Mi proponevo in un mercato dove molti professionisti, in gran parte uomini, ritenevano dopo una certa esperienza di sapere già tutto. Eppure avevo i numeri da mostrare, le percentuali, calcoli fatti su dati reali e statistiche vere.
Ma il risultato di lunghe spiegazioni spesso era interpretato come il semplice posizionamento di tendine alle finestre. Cioè, secondo loro il nostro lavoro si riduceva ad una semplice pulizia e qualche oggetto per abbellimento.
L'immobile viene analizzato per il suo potenziale e la presentazione sul mercato deve comunicare in maniera semplice questo suo valore.
Facile? Beh, direi di no. O almeno non si riduce ad un semplice abbellimento. L'intervento necessario deve rispondere a stretti parametri di spesa e la scelta nel posizionare arredi, colori, luci e tutto il necessario ha una cura del dettaglio che spesso non viene evidenziata.
Eppure, ancora oggi quando ad un convegno o in una agenzia immobiliare spieghiamo il potenziale di questa tecnica molti ancora interpretano il nostro lavoro come ornamentale e non strategico, come i risultati invece dimostrano.
In alcuni mercati più attivi questa tecnica si sta sviluppando e questo settore molto maschile comprenderà a suo tempo l'importanza e l'efficacia dell'Home Staging.
Ma soprattutto non ci dirà più: "voi siete quelle delle tendine, giusto?"