L'Home Staging adeguato nel posto giusto.

NON ESISTONO SCELTE GIUSTE O SBAGLIATE, MA CONTESTI PIU' O MENO APPROPRIATI.

Preparare una casa per il mercato immobiliare o turistico richiede una analisi preventiva sia del contesto che della struttura stessa.

Per ogni immobile facciamo un piano d’azione e valutiamo i pro e i contro, ma quello che dopo tanti anni ci guida è l’istinto.

La casa parla da sé ...

Saper analizzare gli spazi, il target, il potenziale e tutto ciò che influenza il valore della casa è un passo fondamentale per l’Home Staging. Ma le caratteristiche dell’esistente ed il contesto spesso ci indicano già quale tipologia di intervento effettuare.

Infatti, quando scegliamo qualcosa che sentiamo davvero nostro a livello intuitivo, ci sentiamo soddisfatti, sereni, eccitati e completi.

In determinati contesti è scontato fare scelte su materiali e tipologie di allestimenti che diano il giusto valore.

LA COSA FONDAMENTALE DA TENERE CONTO PERO' E' L'OBIETTIVO DEL NOSTRO INTERVENTO!

Spesso trascinati dalla bellezza di fare interior ci si dimentica del guadagno che il proprietario deve ottenere. Ricordiamoci che è importante non dimenticarsi che l’Home Staging è una tecnica di marketing e deve portare risultati concreti a chi vende, a chi compra e all’eventuale intermediario.

WIN WIN WIN è una delle regole di Barb!

Imparare a fare le scelte giuste è fondamentale per l’efficacia dell’intervento di valorizzazione.

Bisogna saper individuare gli obiettivi, fare le giuste valutazioni e la soluzione spesso non è solo una. Dopo tanti interventi, consulenze e soprattutto formazione abbiamo visto diversi stili e modi di operare che portavano comunque buoni risultati. Dunque il nostro intervento su un immobile richiede senza dubbio una analisi e le giuste considerazioni. Ne parliamo spesso durante il corso, sia nella prima giornata, dedicata soprattutto al marketing, che nella seconda analizzando le tecniche di valorizzazione.

Dimenticarsi del risultato da raggiungere non permette all’Home Staging di essere una tecnica vincente.

E se l’Home Staging non funziona? A volte ci sono delle problematiche che non vengono risolte con la valorizzazione e dunque è necessario essere chiari con i proprietari.

Se non è così, è importante comprendere cosa sia successo. E’ probabile che il nostro intervento non sia stato adeguato, magari non è stato in grado di fare la differenza e dunque è necessario capire quello che non ha funzionato. Il confronto con noi o con altri Home Stager è importante anche per questo.

Il nostro supporto infatti non termina con il corso e la condivisione di esperienze è per noi una crescita e può essere un valido aiuto per chi non ha ancora fatto molti lavori. La nostra disponibilità ormai gli Home Stager la conoscono ed è senz’altro un valore aggiunto soprattutto per chi è alle prime esperienze in questo settore.

Il gioco di squadra è sicuramente WIN WIN WIN!

Perché ti dicono di NO

Undici anni fa, con qualche immagine ed alcuni dati, ci siamo presentati ai professionisti immobiliari convinti del loro entusiasmo per l'Home Staging applicato ai loro immobili. I vantaggi erano chiari e presentare la casa sul mercato al meglio permetteva di ottenere maggiore guadagno ed una commercializzazione più veloce. Dunque, perché non applicare questa tecnica su tutti gli immobili?

Dopo tutti questi anni abbiamo capito quanto non sia semplice far comprendere che un piccolo investimento sulla casa può dare grandi vantaggi e competitività sul mercato, soprattutto turistico.

Inoltre, il nostro scenario è differente da quello americano, dove è nato l'Home Staging ed occorre valutare altri parametri.

Ma con le giuste considerazioni siamo convinti di quello che diciamo e del vantaggio competitivo reale che si produce su un immobile quando creiamo valore.

I dati, anche se ancora pochi parlano chiaro,

una cosa bella si apprezza, viene valutata bene e crea emozioni positive che spesso convincono le persone a sceglierla.

Ma perché allora, anche quando ci sono tutti questi presupposti, non si arriva alla stessa conclusione con chiunque?

Beh, fondamentalmente siamo diversi ed ognuno di noi fa in maniera differente le sue scelte, seguendo parametri ed esperienze personali. Quello che c'è comunque da capire è che perdere genera un vero e proprio dolore emotivo.

Tanto che paradossalmente, il pensiero di perdere porta talvolta a rinunciare a vincere.

Poiché il nostro cervello emotivo è progettato per evitare le perdite, la maggior parte delle persone si comporta in modo irrazionale, nel senso che

preferisce guadagnare di meno pur di evitare le potenziali perdite.

Dunque sappiamo che perdere ci fa vivere emozioni negative e la mente valuta inconsapevolmente questo stato d'animo doloroso e cerca di evitarlo. Così non vengono considerate le possibilità che si hanno, ma solo quelle che ci fanno fallire e questo crea la paura.

“L’idea di una perdita potenziale gioca un ruolo molto importante nei processi della decisione umana. Infatti, le persone sembrano più motivate ad agire dal timore di una perdita che dalla speranza di un guadagno.” ( Robert B. Cialdini, Le armi della persuasione).

Il successo e l'esperienza di Aveo in Francia confermano queste considerazioni. La possibilità di essere rimborsati in caso di insuccesso aiuta a eliminare questa paura e convince le persone ad utilizzare l'Home Staging. Certo anche qui occorre tener conto delle tecniche di valorizzazione e le diverse aspettative del mercato. Ma considerando veramente com'è la mente umana probabilmente questa è una strada vincente.

Dunque non ci scoraggiamo quando, anche di fronte ad evidenti vantaggi le persone ci dicono di no. Non tutti vogliono affrontare i rischi, ma può anche essere che non abbiano compreso veramente ciò che gli proponete.

In ogni caso non c'è strada alternativa: il successo passa dal "rischio di fallire" e più riusciamo a far comprendere che questo rischio è minimo, più ci daranno fiducia e si affideranno alla nostra professionalità.

Quelle delle tendine ...

Sono un architetto e sono donna, quindi in qualche modo dovrei essere abituata a sgomitare nel mondo del lavoro per far valere le mie competenze.

Eppure, quando diversi anni fa ho iniziato a proporre l'Home Staging nel mercato immobiliare sono rimasta praticamente sconcertata.

Certo non è sempre facile spiegare una nuova tecnica, una metodologia differente che comunque viene già utilizzata in altri Paesi da più di venti anni. Mi proponevo in un mercato dove molti professionisti, in gran parte uomini, ritenevano dopo una certa esperienza di sapere già tutto.  Eppure avevo i numeri da mostrare, le percentuali, calcoli fatti su dati reali e statistiche vere.

Ma il risultato di lunghe spiegazioni spesso era interpretato come il semplice posizionamento di tendine alle finestre. Cioè, secondo loro il nostro lavoro si riduceva ad una semplice pulizia e qualche oggetto per abbellimento.

Il lavoro dell'Home Stager è in realtà molto più complesso.

L'immobile viene analizzato per il suo potenziale e la presentazione sul mercato deve comunicare in maniera semplice questo suo valore.

Facile? Beh, direi di no. O almeno non si riduce ad un semplice abbellimento. L'intervento necessario deve rispondere a stretti parametri di spesa e la scelta nel posizionare arredi, colori, luci e tutto il necessario  ha una cura del dettaglio che spesso non viene evidenziata.

L'Home Staging è una tecnica di marketing, non lo dimentichiamo e risponde ai nuovi bisogni che il mercato sta rilevando.

Eppure, ancora oggi quando ad un convegno o in una agenzia immobiliare spieghiamo il potenziale di questa tecnica molti ancora interpretano il nostro lavoro come ornamentale e non strategico, come i risultati invece dimostrano.

Quindi Home Stager non mollate!

In alcuni mercati più attivi questa tecnica si sta sviluppando e questo settore molto maschile comprenderà a suo tempo l'importanza e l'efficacia dell'Home Staging.

Ma soprattutto non ci dirà più: "voi siete quelle delle tendine, giusto?"